Diari Acustici, forum di liuteria

Posts written by Alessandro Diari Acustici

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    :ghigno: :martello: :additato:
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    Bannato spammer e rimosso il suo post dal Libro degli Ospiti.
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    Certo Buba, ti confermo che sulle chitarre tipo Fender la tastiera viene incollata al manico prima che questo venga avvitato al corpo.

    Ma ti dirò di più: alcuni usano questo metodo anche sulle chitarre acustiche, sia bolt-on che col manico incollato. Ad esempio con la mia prima acustica, realizzata sotto la guida del Maestro, abbiamo fatto così. In seguito abbiamo concluso che questa prassi non è affatto comoda, e dunque abbiamo entrambi adottato il metodo che hai visto prima.

    Domani, in merito alla questione, vedrò di postarti qualche vecchia foto dei miei precedenti strumenti. :scatta_foto: :occhiolino:
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    Incollaggio della tastiera sul manico.


    incollaggio tastiera
    incollaggio tastiera

    Sì, lo so, ho un po' esagerato con le mollette, visto che gli elastici verdi in questo frangente bastano e avanzano, ma tant'è... :linguetta:
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    Fori per i segnatasti frontali, eseguiti col trapano a colonna.
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    Nelle due foto a seguire vediamo ciò che è necessario per eliminare gli inevitabili scalini tra tavola e manico e per eseguire la contestuale definitiva rettifica di quest'ultimo, affinché possa raggiungere l'esatto livello dell'abete.

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    Per maggior informazioni su come eseguo questa operazione, potete vedere questo video realtivo alla mia seconda acustica e questa immagine, relativa alla mia terza.
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    Ed ecco qui la chitarra, illuminata come una superstar durante l'operazione di incollaggio del manico alla cassa. Le due lampade servono naturalmente a controllare che non vi sia aria sotto le spalle del tacco.

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    Per maggiori dettagli sulla tecnica utilizzata sui miei precedenti strumenti, leggere pure qui e qui. Con questa quarta acustica ho addirittura radicalizzato il metodo, nel senso che ora incollo il manico senza esercitare pressione alcuna sull'incastro, aiutandomi a fissarlo con una dose minimale di attak posizionata in dei punti non in vista, per poi occuparmi in un secondo momento della minuziosa opera di riempimento delle caverne con delle striscette di impiallicciatura e Titebond. So che questa tecnica così poco ortodossa potrà destare perplessità, ma essendoci arrivato per livelli progressivi, credo di poter affermare che funziona senza generare problemi.
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    CITAZIONE (Alessandro Diari Acustici @ 14/4/2024, 18:04) 
    [...]
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    In questa situazione è stato un gioco da ragazzi fissare con dalla resina epossidica i tratti di controfasce spezzate (ma ancora integre e tornate al loro posto grazie al morsaggio) in modo che una volta smontati matita e morsetto la cassa rimanesse - seppur precariamente - nell'assetto corretto. Il lavoro di muratura relativo ai denti mancanti l'avrei fatto in seguito, una volta incollato in binding, ma di questo parleremo la prossima settimana... :occhiolino:

    E invece ne parliamo un mese dopo! :sudore: Ecco qui alcune immagini relative al lavoro di muratura nell'interno della cassa, eseguito con delle scagliette di controfascia, resina epossidica ed un pennelletto. Il risultato è antiestetico, ma l'importante è che regga.

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    CITAZIONE (Buba59 @ 12/5/2024, 08:38) 
    [...]quello che dispiace, almeno a me, è soprattutto il vedere progetti iniziati ... e mai finiti ... :nessuno_1: [...]

    Hai ragione Buba, ecco qui un primo aggiornamento del mio diario.

    CITAZIONE (Buba59 @ 12/5/2024, 08:38) 
    [...] almeno sul Forum.

    In effetti ieri ho iniziato a verniciare, mentre il diario è fermo al binding. :risata: :meaculpa:
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    Nella prima foto vediamo la piegatura dei filetti in palissandro per il binding, eseguita col solito supporto in multistrato, mentre nella seconda il loro incollaggio sulla cassa, eseguito con la solita resina epossidica. La scatola sulla destra nella seconda foto non è lì per caso, visto che è di notevole aiuto per tenere ferma una delle estremità del filetto che si sta incollando. :occhiolino: In ogni caso, la prossima volta credo che opterò per dei listelli meno spessi, perché il loro incollaggio sulla cassa si è rivelato ancora una volta abbastanza difficoltoso.

    image20230730_105902721.jpg
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    Edited by Alessandro Diari Acustici - 12/5/2024, 21:30
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    Ed ecco qui l'esito di un'altra magagna, fortunatamente risolta.

    CITAZIONE (Alessandro Diari Acustici @ 31/3/2024, 22:08) 
    CITAZIONE (Alessandro Diari Acustici @ 29/6/2023, 10:02) 
    Tornando al diario, qui ho combinato un bel danno, consistente ma recuperabile.

    image20230310_222634591

    In procinto di eseguire lo scasso per il binding, ecco qui come appare il danno dopo aver carteggiato a fondo le fasce, avendo particolarmente curato l'assottigliamento della porzione di fascia interessata.
    danno su fondo chitarra acustica

    In queste condizioni, la striscia di binding andrà coprire quasi interamente la magagna..

    Come previsto, dopo l'esecuzione dello scasso per il binding l'entità del danno risulta quasi irrilevante. Non fate caso agli appunti presi a matita sul fondo in noce. :risata:
    image20230819_115712080.jpg

    Una ripassata con la carta abrasiva sulla curva interessata et voilà, il danno è sparito. :sorriso:
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    Edited by Alessandro Diari Acustici - 12/5/2024, 21:33
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    CITAZIONE (Buba59 @ 15/4/2024, 08:42)
    [...] :pensoso: certo che un piccolo cuneo di legno, con le superfici contrapposte piatte, avrebbe fornito una stabilità (ed una tranquillità) maggiori di quella fornita dalla superficie conica del lapis :nessuno_1: ... :idea: [...]

    Giusta osservazione, difatti in frangenti del genere utilizzo appunto dei cunei, come si vede ad esempio qui. Quella volta avevo sottomano una matita, e me la sono fatta bastare una volta constatato che la superficie ruvida del suo legno - per quanto conica - assicurava tutto sommato una buona. presa. :occhiolino:

    CITAZIONE (Buba59 @ 15/4/2024, 08:42)
    Bubastard

    :meaculpa: :additato: :risata:

    CITAZIONE (Alberto Capuzzo @ 15/4/2024, 11:48)
    Caspita, non oso pensare quali neologismi tu abbia coniato in quel momento... innanzitutto ti faccio i complimenti per avere documentato, credo che, al posto tuo, fare delle foto sarebbe stata l'ultima cosa a passarmi per la testa.

    Non so quanta pressione tu abbia esercitato con i morsetti, parecchia, direi, ed il fatto di avere utilizzato morsetti a camma probabilmente non ha aiutato, perchè con quelli è più difficile rendersi conto della pressione [...]

    Grazie Alberto. :sorriso: In effetti in quel momento non ho potuto che "piangere un torrente di vocali", come diceva qualcuno! :pianto_02: :infuriato: :pianto_03: Fatta mente locale, mettendo le mani sul pezzo ho constatato che la soluzione era in realtà assai semplice: allargare da una parte e premere dall'altra. Ho utilizzato dunque il primo oggetto sottomano per allargare (la matita), e il primo morsetto della giusta misura che mi è capitato, per premere. Miracolosamente il tutto è tornato nell'assetto giusto, al che non mi sono fatto altre domande ed ho proceduto all'incollagio. :sudore:

    CITAZIONE (Alberto Capuzzo @ 15/4/2024, 11:48)
    [...] quello che mi colpisce è la scarsa tenuta delle controfasce in questa fase [...] Questo mi fornisce uno spunto di riflessione sulle controfasce "classiche" vs. "reverse". [...]

    Le tue riflessioni Alberto sono come sempre un eccellente contributo al forum. :ottimo_2: Be', sarebbe bello aprire un sondaggio nel quale chiedere agli utenti quali tipi di controfasce utilizzano: tradizionali? Reverse? Singoli peones? Quasi quasi lo apro. Se volete potete suggerirmi altre eventuali opzioni...

    CITAZIONE (Alberto Capuzzo @ 15/4/2024, 11:48)
    Se poi una "reverse" avrebbe retto alla pressione, lo potremmo sapere solo riprovandoci... ma non mi offro volontario per l'esperimento :martello:

    Cioè, mi stai dicendo che la cassa della prossima chitarra dovrò buttarla nuovamente per terra? :risata:
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    Spero vorrete scusarmi se posso sembrare a volte assente nel forum, ma posso assicurarvi che non è così. Tra la miriade di cose da fare, sono infatti spesso anche alle prese con la manutenzione di vecchi post dai link o immagini non più validi, come potete vedere ad esempio qui e qui, tanto per citare qualche correzione recente. :sudore:
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    Giusto Alberto, per tagliare del legno per farne fasce e fondi sarà senza dubbio necessario montare una bindella alta. Così mi fu anche detto l'altr'anno da Alberto della Filbo.

    Riguardo la discussione sull'Accu-Slice nel forum della Sawmill Creek, mi pare che nessuno abbia posto l'accento sui vantaggi in termini di sicurezza offerti dal dispositivo. Provo a farlo con l'immagine e l'animazione a seguire. Nella prima vediamo un taglio col sistema tradizionale mentre nella seconda ne vediamo uno con l'Accu-Slice.

    taglio_sega_a_nastro.pngsega a nastro con Accu-Slice

    Come si può notare, grazie alle impugnature sul carrello, con l'Accu-Slice le mani sono molto più al sicuro rispetto al sistema tradizionale.
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    Bravissimo Buba, è bellissima, miei complimenti! :_applauso_01: :amore_02: :tanto_di_cappello:
1797 replies since 27/1/2014
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