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Dal legno di ciliegio e cipresso proveniente da alberi abbatutti nel mio giardino, ho decisio di ricavare anche delle tastiere. Riguardo gli altri utilizzi ed il metodo di stagionatura, leggere il topic Costruzione manico per chitarra acustica a 3 strati, ciliegio-cipresso-ciliegio, tavole autoprodotte 
Nella prima immagine la tavola di ciliegio ancora cerata, torta e non ancora piallata e spessorata. Nella seconda le due tavole ricavate per tastiere da 8mm di spessore. Nella terza il taglio con la sega a nastro.
Nella prima foto, la tavola di cipresso, selezione della porzione da tagliare. Nella seconda il taglio con la sega a nasto. nella terza la tastiera non ancora slottata.
le due tastiere, corredate da copripaletta
slottatura della tastiera incipresso
Nella prima foto, lo strappo durante la slottatura della tastiera in cipresso. Nella seconda la tastiera in cipresso slottata.
Edited by Alessandro Ciuchetti - 21/2/2019, 23:45. -
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Grande . -
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Ah, ah, aspetta di vedere che casino ho combinato con quella in ciliegio, a causa di una disattenzione, prima di farmi i complimenti.
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.Ecco infine la tastiera in ciliegio. Ho portato a termine il lavoro solo per una questione di puntiglio, poiché a causa di una banale disattenzione durante il taglio dei solchi, sono stato costretto a portate il pezzo ad uno spessore inferiore ai 4mm, del tutto inadeguato ad una tastiera per chitarra, specie se acustica. In ogni caso terrò da parte il pezzo, non è detto che in futuro non se ne possa fare qualcosa, magari abbinandolo ad bel pezzo di impiallicciatura da posizinare tra manico e tastiera.
Edited by Alessandro Ciuchetti - 10/10/2018, 00:02. -
.La tastiera in cipresso è invece venuta molto bene e il suo spessore è di addirittura 9mm! Una tastierona!
Le altre misure sono invece assolutamente tradizionali: 45mm al tasto zero, 56mm al XII tasto, appena un po' larga. Sapete com'è: finché c'è legno c'è speranza, dunque per cautelarmi da eventuali errori...
La prima foto mostra il disegno dei lati appena ultimato, la seconda la fase iniziale della sagomatura, eseguita con la sega a nastro.
Ultima nota: ragazzi, forse l'ho già scritto da qualche altra parte ma ve lo dico lo stesso: il cipresso è il legno più profumato che io abbia mai annusato!
Edited by Alessandro Ciuchetti - 22/10/2018, 18:50. -
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Gli utensili e supporti utilizzati per la sagomatura e rifinitura di lati della tastiera sono gli stessi che utilizzo per effettuare il taglio relativo sia la giunta della tavola armonica che del fondo: una pialla Stanley, adeguatamente affilata e regolata; della carta abrasiva fissata del marmo rettificato; un supporto autocostruito dal piano inclinato.
L'obiettivo è quello di produrre delle superifici più dritte possibili. La pialla, è bene ricordarlo, tende a produrre delle superfici concave, mentre gli utensili a carta abrasiva tendono a produrne di convesse.
Avendo cura di alternare le due tecniche, con un po' di pazienza ed attenzione riusciremo a produrre dei lati perfettamente diritti.
Il piano inclinato, permette invece di di sfruttare l'intera lunghezza del tagliente della pialla e -perché no- di una più ampia porzione di carta abrasiva.
Dulcis in fundo, i più attenti di voi avranno notato un secondo altro pezzo di marmo. In effetti ne ho utilizzati due, uno a grana grossa -praticamente una raspa- l'altro a grana fina, per la rifinitura.
Edited by Alessandro Ciuchetti - 23/10/2018, 19:51. -
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La barra di marmo sulla quale è stata incollata della carta abrasiva non in realtà comodissima da impugnare e viste le ripetute passate che sarà necessario effettuare, il suo utilizzo potrebbe risultare alquanto stancante. Quel che ci vuole è una comoda impugnatura et voilà, ecco che uno dei nostri amati morsetti viene subito in nostro soccorso.
A seguire un video esplicativo. Lo so, è realizzato da cani, il telefonino a mo' di telecamera si muove ed insieme ad essa il banco da lavoro, non ancora ben fissato al muro.
Be', in attesa che mi organizzi meglio, acquistando una telecamera decente ed un cavalletto, dovrete accontentarvi di questo.
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Bravo Alessandro, bel lavoro! Si vede che sei giovane e robusto, io, da vecchio scansafatiche, avrei tenuto fisso il blocco di marmo e fatto scorrere la tastiera, che è più leggera 
Mi piace molto anche la grana del legno, a vederla sembra molto compatta ed uniforme. Immagino che una volta finita dovrai proteggerla con la vernice, hai già in mente il tipo di finitura?. -
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Grazie Alberto, non farei però troppo affidamento sulla mia gioventù, la foto nell'avatar è di 15 anni fa, ne ho viste diverse anch'io, di lune. 🌑 🌒 🌓 🌔 🌕
Scherzi a parte, sarebbe bello poter muovere il pezzo da rettificare, anziché il marmo. L'operazione risultetebbe di certo meno faticosa anche se quel morsetto a mo' di impugnstura agevola non poco l'operazione.
Con altre parti, uso rettificare come mostrato nella foto, cioè muovendo il pezzo.
La rettifica dei lati della tastiera è però un'operazione ben più delicata, perché necessita di una maggior precisione perché nel caso specifico il lavoro va eseguito alternandolo con la pialla.
Tutto ciò, naturalmente, a mio modesto modo di vedere e per la mia finora limitata esperienza.
Per quanto riguarda la consistenza dell'essenza, il cipresso mi sembra sufficientemente duro ma non troppo, per niente poroso e non molto pesante. Da un punto di vista sonoro, percuotendolo mi pare risponda bene al tocco. L'unica nota negativa, come visto prima, sembra essere rappresentata da una certa tendenza a scheggiars. Magari la mia è stata solo sfortuna...
La tastiera andrà certamente verniciata, se non altro perché strattandosi di un legno chiaro, acido delle mani e ditate varie ridurrebbero in breve tempo il pezzo in uno stato pietoso.
Per quanto riguarda la finitura, credo non mi schioderò dalla nitrocellulosa.Inviato tramite ForumFree Mobile
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Riguardo i segnatasti frontali, ho optato per le seguenti misure: V tasto 1 dot Ø 7,00 mm VII tasto 2 dot Ø 6,00 mm XI tasto 1 dot Ø 6,00 mm XII tasto 2 dot Ø 4,00 mm XV tasto 1 dot Ø 4,00 mm XV tasto 1 dot Ø 4,00 mm
Considerate le misure dei segnatasti più grandi, sarebbe forse stato meglio optare per un diametro di Ø 5,00 mm per i più piccoli, ma non avendone sottomano ho deciso che che uno stacco maggiore i grandi e i piccoli non sarebbe stata una ragedia, anzi...
Lo strappo del legno sul primo tasto è dovuto dalla lavorazione dal falegname, che evidentemente non ha eseguito una carteggiatuta dopo aver piallato la tavola dalla quale è stata ricavata la tastiera. La prossima volta dovrò ricordarmi di chiedergliela. Confermo in ogni caso che il cipresso mi pare abbia una certa tendenza a strappare durante le lavorazioni.
Ultima cosa: sarà bene utilizzare una mascherina durante la consunzione dei segnatasti in abalone o in madreperla, poiché la loro polvere è altamente tossica!Ti interessa l'argomento trattato? Iscriviti a questo diario!
Edited by Alessandro Ciuchetti - 16/3/2019, 02:29. -
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Discussione nuovamente spostata, questa volta da Diari Acustici (dove era nel frattempo confluita) a liuteria.forumcommunity.net.
Lo spostamento è di natura tecnica e temporanea (dobbiamo marchiare i topic di liuteria.forumcommunity.net) poiché la collocazione definitiva di questo topic sarà su Diari Acustici.
Per maggiori informazioni leggere qui..
Tastiere in ciliegio e cipresso. |
