Tavola armonica dalle catene curve

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    incatenatura Alessandro Ciuchetti chitarra acustica
    Chi sta seguendo il resoconto della costruzione della mia terza chitarra acustica (il link conduce alla quarta pagina del topic) sa già cosa racconterò in questo diario: la genesi e la realizzazione di un'incatenatura dalle catene principali curvate, progetto tanto rischioso quanto affascinante.

    Nelle due foto potete vedere l'esito dell'esperimento. :frankenstein:

    Il diario di costruzione dello strumento continuerà nell'altro topic, precisamente, a quest'altezza.

    Nel presente diario tratterò invece esclusivamente dell'incatenatura della chitarra. Ho girato infatti un mucchio di filmati, nei quali racconto non solo la realizzazione di questo progetto ma anche delle idee, dei dubbi, dei vicoli ciechi e degli incidenti che mi sono occorsi. Mi serve però del tempo per montarli, da qui l'idea del topic a parte.

    Per il momento non dirò altro, lasciandovi al queste due immagini. Come vedete, la tavola armonica per essere pronta per l'incollaggio sulle fasce necessita solo di qualche rifinitura.

    Ditemi pure cosa ne pensate di questa strana ed inconsueta incatenatura, senza aver paura di esprimere eventuali dubbi e perplessità. :)

    incatenatura Alessandro Ciuchetti chitarra acustica


    Edited by Diari Acustici - 3/4/2021, 16:56
     
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    Ommamma ma come ti è venuta l'idea? Nuovi farmaci? :_dice_il_saggio:

    Comunque esteticamente è splendida, sembra fatta da Gaudì
     
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    Ah, ah, in effetti ad un certo punto è venuto anche al me il sospetto d'essermi bevuto il cervello, però una ricerca in rete con parole chiave tipo strange bracing guitar ha finito per fermi perdere ogni inibizione. hypo smoke:idea: :frankenstein: :sberleffo:

    E' difficile per me dire da dove venga quest'idea. Per stabilirne l'esatta genesi dovrei andare a ripescare tutti i foglietti sui quali imbrattavo orrendi schizzi a mo' di appunti nei vari momenti di follia, per tentare un percorso a ritroso...

    Diciamo che fino a qualche mese fa ero affascinato dall'idea della famosa tavola armonica a spicchi, della quale parlavamo tempo fa. Quando poi a seguito di un piccolo esperimento sulla sonorità del legno in relazione alla venatura mi è venuto il sospetto che la cosa forse non avrebbe funzionato a causa delle venatura troppo stretta dei vari spicchi, mi sono buttato sul versante opposto: curvare le catene principali per incrementarne il percorso e dunque la lunghezza, lasciare ampi spazi della tavola armonica non toccati dal legno delle catene (da qui le gallerie).

    Oltre a ciò, un confronto con Alberto sul tema catene sotto il ponte mi ha fatto rivedere in parte alcune mie posizioni sul tema consistenza dell'area sotto-ponte.

    Le gallerie poi, presenti in ogni dove, servono non solo ad alleggerire la tavola ma anche a non far incontrare toccandosi catene dalla venatura tra loro perpendicolare (Es: la X dell'X Bracing tradizionale).

    In tutto questo, ho cercato di evitare in ogni modo gli angoli acuti, che come sappiamo sono disfunzionali all'interno di una cassa armonica. In questo non ci sono riuscito al 100% ma credo che le eccezioni siano quasi del tutto ininfluenti.

    Dulcis in fundo, le estremità verso il manico di entrambe le catene principali saranno a contatto con lo zocchetto superiore! :amore:

    P.S. Non avevo letto questo:

    CITAZIONE (Erik Forken @ 3/4/2021, 20:26) 
    [...] Comunque esteticamente è splendida, sembra fatta da Gaudì

    Grazie Enrico. :) In effetti il catenone centrale è l'elemento più... fuori dalle righe di tutti. :wacko: :blink: Nonostante le apparenze, la sua funzione non è molto strutturale. Diciamo che ho voluto replicare in maniera più estrema quel che feci nella mia precedente chitarra. Il suono strano, forte e un po' nasale, che tanto mi piace di questo stumento credo sia dato proprio da quella catenona...

    Prima o poi dovrò decidermi ad acquistare dei microfoni buoni, per farvi sentire qualcosa... :chitarra:


    Edited by Diari Acustici - 3/4/2021, 23:32
     
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    Potresti cercare il modo di fare stare l'incatenatura all'esterno della cassa, da quanto è bella :artista:

    E' davvero sorprendente. Vista così mi aspetterei che avesse dei gran bassi, ma è talmente particolare che potrei aspettarmi di tutto, anche che parlasse ;)
     
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    Ah, ah, grazie Alberto, senza dubbio è appariscente, anche se la cosa non era voluta. :P

    Be', da un punto di vista meccanico la tavola è piuttosto robusta, fin troppo rigida al centro mentre ai lati è naturalmente molto più cedevole. Non ho avuto il benché minimo problema nel collocarla sulle fasce, per delle prove a secco. Ho dovuto applicare giusto un po' di pressione, ma la cosa va bene, per via della messa sotto tensione.

    Ecco, la vera incognita è su cosa ci dirà 'sta tavola da un punto di vista sonoro. Come hai giustamente individuato, la tavola sarebbe orientata ad enfatizzare i bassi, caratterizzata com'è da ampie aree non toccate da catene e da due braces così lunghe.

    In realtà, riguardo queste ultime, ho notato che una volta curvate la loro sonorità tendeva ad innalzarsi, dunque - al fine di esaltare le frequenze basse - mi viene il sospetto che il gioco di curvarle non valga poi la candela.

    D'altra parte, sarebbe stato ancor più arduo immaginare un'incatenatura dalle due braces dritte, a contatto con lo zocchetto superiore, che lasciasse ampi spazi liberi non toccati di tavola armonica.

    Insomma, nelle mie intenzioni 'sta gincana avrebbe più d'uno scopo. :wacko: ;P
     
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    Comunque non mi preoccuperei molto della sonorità delle catene: è vero che anche esse partecipano alla costruzione del timbro, come ogni componente della chitarra, ma alla fine il suono è dato dalla pressione sonora esercitata dal movimento della tavola armonica, la cui superficie è estremamente più ampia di quella delle catene, e quindi muove molta più aria. Ragionando per assurdo: se si riuscisse a costruire un'incatenatura "autoportante" in grado di reggersi senza la tavola armonica, il suono sarebbe certamente flebile, più o meno come quello di una solid body (che, alla fine, potremmo considerare come una sorta di unica "catenona" :D ).

    Credo che l'influenza delle catene sul timbro finale sia squisitamente meccanica, conseguente a come permettono alla tavola di vibrare (o sarebbe meglio dire non permettono, considerando che alla fine la sintesi timbrica è di tipo sottrattivo rispetto allo spettro della corda in vibrazione), mentre il loro apporto acustico (inteso in termini di componente di risonanza propria della catena) sia pressochè trascurabile. Non a caso la sperimentazione sulle catene storicamente ha riguardato molto la loro forma e disposizione, ma molto poco la scelta dei materiali, e anche questo poco, sempre orientato a migliorare il rapporto tra rigidità e peso, e non la risposta acustica intrinseca della catena.

    In ogni caso le mie sono solo elucubrazioni, la verità ce la dirà lo strumento una volta finito.
     
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    Stavo per scrivere: non mi trovo molto d'accordo con te, Alberto! =/

    Poi ho riletto più volte il tuo intervento, e credo che alla fine la vediamo più o meno allo stesso modo, a patto di distinguere però tra timbro e volume e tra catene principali (braces) e barre di tono... :ottimo: :P
     
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    Vediamo se riesco a spiegarmi meglio: quel poco che so di acustica mi dice che il timbro di uno strumento è dato dalla somma degli armonici superiori rispetto alla nota fondamentale. Dato che, in base al teorema di Fourier, sia la fondamentale che gli armonici presi singolarmente non possono che avere una forma sinusoidale, i diversi timbri sono la risultante della composizione degli armonici in termini di volume relativo (quindi di ampiezza) degli uni rispetto agli altri.

    Quando dico che la sintesi timbrica nella chitarra è di tipo sottrattivo, intendo che la corda vibra con una forma d'onda che contiene la fondamentale e tutti i suoi armonici, e la chitarra (intesa come strumento nel suo complesso), in base alle sue caratteristiche fisiche, "seleziona" quali armoniche vengono "amplificate", quali vengono smorzate e in che misura, non esiste una chitarra che "aggiunge" frequenze a quelle già presenti nella vibrazione della corda.

    In realtà dire che alcune vibrazioni vengono "amplificate" non è corretto, sarebbe corretto dire "mantenute", perchè un'amplificazione presuppone un'aggiunta di potenza, mentre la chitarra non può aggiungere potenza alla vibrazione della corda o a determinati armonici, ma semplicemente trasferirla a degli elementi (principalmente la tavola armonica), che sono in grado di utilizzarla per mettere in moto una maggiore quantità d'aria rispetto a quella che riesce a smuovere la corda stessa, determinando così un maggior volume del suono (anche se con una perdita di energia rispetto a quella della vibrazione della corda).

    L'elemento che è strutturalmente in grado di muovere la maggiore massa di aria è la tavola armonica, per due ragioni intuitive: è la parte che ha la maggiore superficie (al pari del fondo), ed è quella che riceve la metà dell'energia cinetica della corda (a differenza del fondo, che ne riceve un'infinitesima parte).

    Quindi è la vibrazione della tavola armonica che determina il timbro udibile. Ma non è la tavola armonica che "costruisce" il timbro, ma l'insieme delle "smorzature" che ogni parte della chitarra è in grado di esercitare o meno su specifiche frequenze dello spettro timbrico generato dalla vibrazione della corda. Possiamo ad esempio parlare del sistema capotasto/manico/paletta, (che, simmetricamente al sistema selletta/ponte/tavola armonica è quello che riceve, l'altra metà dell'energia cinetica della corda), solo che questo sistema partecipa poco alla generazione del suono (in termini di volume), ma a mio avviso può essere molto influente in termini di timbro (e di sustain) perchè può smorzare o mantenere, in maniera selettiva, alcune delle frequenze timbriche (non a caso è considerato il maggiore, se non unico, responsabile delle "ghost notes" o delle "wolf notes").

    Per arrivare all'incatenatura (scusate il lungo e tedioso preambolo) credo che l'influenza delle catene sul timbro sia molto più determinante in termini di "definizione" della struttura meccanica della tavola armonica, e della sua conseguente capacità di vibrare alle varie frequenze (determinando sia il volume complessivo dello strumento che il timbro "udibile"), mentre l'influenza in termini di risposta in frequenza che avrebbe ogni catena presa singolarmente, pur esistendo, credo sia decisamente secondaria sulla determinazione del timbro, diventando prevalente il sistema meccanico costituito da tavola+catene (siano esse principali o tonali), e quindi la risposta in frequenza che questo sistema riesce a determinare sulla membrana che "sposta" la maggiore quantità d'aria, ossia la tavola armonica.

    Sarebbe comunque interessante uno studio sperimentale (che io non sono nemmeno in grado di immaginare come potrebbe essere fatto) che partendo da catene "intonate" (ad esempio tutte su una stessa nota) determini se e in che misura l'"intonazione" delle catene influisca sull'intonazione finale della tavola armonica.

    :huh: Non sono sicuro se questo ulteriore intervento farà convergere o divergere i nostri punti di vista :D
     
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    Ti ringrazio Alberto per questo tuo generoso intervento, che mi ha fatto riflettere su diverse cose, e scusa ancora per questo mio ritardo nel rispondere (lo sono anche negli altri topic... :P).

    Come dicevo, le tue parole mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti che non avevo ancora messo bene a fuoco, ma in grandi linee dovremmo essere d'accordo su tutto.

    Proverò a fare una sintesi: la cassa armonica di una chitarra acustica lavora come una pompa d'aria. Le vibrazioni delle corde in movimento vengono trasmesse allo strumento grazie ai due ancoraggi sulla chitarra, vale a dire il capotasto ed il ponticello. Le vibrazioni si propagano successivamente al manico da una parte e alle catene dall'altro fino raggiungere la tavola armonica, che essendo una membrana riesce a mettere in moto l'aria racchiusa dentro la cassa. L'aria, uscendo forzatamente dalla buca, raggiunge infine le nostre orecchie.

    Il trasferimento di energia cinetica dalle corde fino alla membrana comporta naturalmente una dispersione, ma questa non impedisce all'aria di venir mossa ed uscire dalla buca. E' la dispersione stessa a determinare fattori quali volume, timbro e sostegno.


    Ciò su cui sono solo parzialmente d'accordo riguarda invece la questione delle catene, nel senso che se è vero che queste trasmettono vibrazione alla tavola ma muovono poca aria, alla fine della giostra - come tu stesso hai individuato - queste partecipano lo stesso alla generazione di ogni aspetto sonoro, poiché ogni loro minima variazione di forma o di materiale produrrà inevitabilmente conseguenze sulla quantià e qualità della vibrazione della membrana, e quindi del suono.

    Probabilmente (ed è questo che volevi fose suggerire) è più difficile orientare uno strumento verso un tipo di suono impostando come parametro principale la forma e i materiali delle catene, piuttosto che tentare di farlo organizzando ad arte le diverse aree risonanti della tavola armonica, considerando dunque le catene solo elemento ad esse funzionale.


    Ho interpretato bene, oppure ho preso un granchio? :P :wacko: X)
     
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    CITAZIONE (Diari Acustici @ 18/4/2021, 16:05) 
    Ti ringrazio Alberto per questo tuo generoso intervento, che mi ha fatto riflettere su diverse cose, e scusa ancora per questo mio ritardo nel rispondere (lo sono anche negli altri topic... :P).

    .....


    Probabilmente (ed è questo che volevi fose suggerire) è più difficile orientare uno strumento verso un tipo di suono impostando come parametro principale la forma e i materiali delle catene, piuttosto che tentare di farlo organizzando ad arte le diverse aree risonanti della tavola armonica, considerando dunque le catene solo elemento ad esse funzionale.


    Ho interpretato bene, oppure ho preso un granchio? :P :wacko: X)

    Figurati, capisco benissimo, purtroppo gli impegni quotidiani sono una grossa seccatura che affligge tutti noi liutai amatoriali :D

    Si, in sostanza la mia conclusione (che mi sembra molto vicino alla tua) è che l'incatenatura, considerata sia in termini di geometria complessiva che di materiali e di spessori, determina il comportamento meccanico della tavola armonica, e quindi di conseguenza il timbro (in realtà io tendo a ragionare considerando il sistema complessivo formato da tavola e incatenatura, più che gli elementi distinti, ad esempio chi lo sa fare "intona" la tavola incatenata agendo sia sullo spessore della tavola che sulla forma e/o lo spessore delle catene, a questo punto l'intonazione della singola catena perde di significato a favore dell'intonazione del sistema complessivo). Ma credo che l'influenza delle catene sia molto più di carattere strutturale (quindi di vincoli/libertà che le catene, nel loro complesso, impongono o concedono alla tavola armonica) che non di risonanza della singola catena. Sto parlando di prevalenza di un aspetto rispetto all'altro, ma nessuno dei due è da escludere. Anche perchè al comportamento meccanico di una catena corrisponde necessariamente anche una sua specifica caratteristica di risonanza, e viceversa, quello che mi pare difficile è riuscire a capire, dal suono che emette una catena "libera" che viene percossa, quale sarà il suo comportamento meccanico (ma difficile non significa impossibile).
     
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    Dai Alberto, che alla fine la pensiamo più o meno allo stesso modo, anche nelle quantità dubbio/certezze, riguardo 'ste cose. :P

    Per quanto concerne l'intonazione della tavola armonica e al saperlo fare, ti confesso di avere anche qui dei grossi dubbi sul fatto che si possa avere del controllo su una cosa del genere in fase di costruzione. Non parlo tanto del fatto di poter intonare un singolo componente od area della tavola, ma piuttosto del riuscire a gestire tutto l'ambaradam nel complesso e che questo possa poi portare a dei risultati tangibili in termini sonori.

    A proposito dell'intonazione della tavola: in questo post, accennavi alla questione delle note lupo. Ecco, questo sì che sarebbe un bell'argomento da sviluppare in un apposito topic... :daje: Da qualche tempo sto prendendo appunti e raccogliendo materiale sul tema e piano piano mi sto formando delle mie idee sull'argomento... book
     
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10 replies since 3/4/2021, 15:36   707 views
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