La mia terza chitarra acustica è bella che finita, sebbene io debba curarne ancora qualche dettaglio. Sono invece in ritardo col relativo diario, arrivato a tutt'oggi solo a questo punto.
Malgrado ciò, non riesco a trattenermi dall'iniziare a relazionare riguardo la costruzione della mia quarta acustica, e lo faccio proponendovi a tutto campo queste prime immagini brevemente commentate.
Scarti di legno: da sinistra verso destra, ciliegio (tre pezzetti), acero, frassino europeo, acero, noce (due pezzetti) e castagno.
A queste cinque essenze ho deciso di aggiungerne una sesta, l'albicocco, per donare all'insieme un po' di colore.
Ecco i triangolini tagliati. Sullo sfondo vediamo il piano di lavoro.
In questa foto vediamo Incollati i triangolini, lungo il perimetro circolare della futura rosetta. I pezzetti sono inframezzati con del palissandro, ricavato da scarti di binding. Il disegno è quasi random. L'unico metodo applicato è quello della sequenza ripetuta delle essenze. Per il resto, ho cercato deliberatamente del disordine, sia nella disposizione degli angoli che nelle relazione tra le venature dei singoli pezzi.
Qui vediamo invece il tutto portato a livello. Ora siamo pronti per il lavoro con l'escavatore, che vediamo sullo sfondo.
Edited by Alessandro Diari Acustici - 30/5/2022, 22:33
Grazie anche a te Alberto. Da diversi giorni ero alla ricerca di un'alternativa alla rosetta in ciliegio, che per motivi che non vi sto ora a spiegare avrei avuto difficoltà a replicare. L'ispirazione è venuta guardando due filmati, che riporto nel dettaglio apribile a seguire:
i due filmati
The Making of a All-Koa Guitar 6: The Wood Mosaic Rosette. Janne Koskela music / Timbre Tones Microphones.
La prima immagine mostra la rosetta al termine del lavoro con l'escavatore. Nella seconda vediamo invece... l'utilità della vernice nel piegare dei listelli di palissandro.
In questa terza immagine a tutto campo vediamo invece l'incollaggio di un listello in palissandro lungo il perimetro esterno della rosetta.
Al momento le uniche due criticità riscontrate consistono nello lo spessore della rosetta, venuto purtroppo non uniforme (in alcuni punti è 1.00mm in altri supera i 2.50), e la difficoltà nel piegare/incollare i listelli di palissandro. Nel prossimo fine settimana mi toccherà il perimetro interno, che immagino sarà più impegnativo e pericoloso di quello esterno...
Grazie mille anche a te Andrea. L'idea naturalmente non è mia, ma dei due signori citati in questo mio post, che a loro volta si saranno ispirati ad altri.
In ogni caso, aspetta a farmi i complimenti. Vediamola prima incollata sulla tavola, 'sta rosetta, prima di cantar vittoria...
Al momento le uniche due criticità riscontrate consistono nello lo spessore della rosetta, venuto purtroppo non uniforme (in alcuni punti è 1.00mm in altri supera i 2.50), e la difficoltà nel piegare/incollare i listelli di palissandro. Nel prossimo fine settimana mi toccherà il perimetro interno, che immagino sarà più impegnativo e pericoloso di quello esterno...
In effetti lo spessore del palissandro sembra un po' impegnativo per il raggio interno, ma con pazienza e calore ce la farai. Per lo spessore della rosetta, una volta incollata sulla tavola una pialla bene affilata fa il suo dovere sui 2,5 mm, l'imporante è che lo spessore di 1 mm sia sufficiente.
Per quanto riguarda l'incollaggio del listello sul perimetro interno, l'operazione è stata meno disagevole del previsto, se non addirittura più facile rispetto a quella eseguita sull'esterno. Questo perché lungo il perimetro interno, forzando la curva durante l'incollaggio, il listello non poteva scappar via verso l'esterno in quanto accerchiato dalla rosetta.
Nella foto a seguire vediamo invece la rimozione del legno di troppo dai listelli di palissandro, operazione eseguita col mio amatissimo scalpello corto, che vediamo sullo sfondo.
Nell'immagine a seguire vediamo l'esecuzione dello scasso per la rosetta. Per quest'operazione, oltre ai soliti attrezzi, sto trovando particolarmente agevole l'utilizzo dello scalpello palmare ricurvo, acquistato di recente, che possiamo scorgere alla sinistra del compasso escavatore.
Al momento sto procedendo senza l'ausilio di elettroutensili, a differenza dell'altra volta che ho utilizzato il rifilatore per sgrossare. Nell'intervento che ho appena linkato, relativo alla mia precedente acustica, si nota anche come io abbia all'epoca cosparso di vernice l'area di tavola interessata, prima di iniziare ad eseguire lo scasso. Questo, naturalmente, per evitare strappi del legno. Be', questa volta me ne sono scordato! . Nonostante ciò, al momento tutto pare procedere alla perfezione...