Diari Acustici, forum di liuteria

Votes taken by yuppy

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    E allora? Eta' avanzata quella di una persona vicina ai sessant'anni? Per la pensione hai mille ragioni, perche' anch'io ho dovuto attendere molti anni in piu'rispetto alla vecchia legge, che e' entrata in vigore poco prima della maturazione di quel diritto.
    In ogni caso sei giovane....

    da Google: Si parla di giovani anziani (età compresa tra i 65 e i 75 anni), anziani (75-84 anni), grandi vecchi (85-99 anni) e centenari.

    Se non rientri nella fascia di eta' dei giovani anziani, non resta che rassegnarti ad essere giovane.
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    Il composto che sto passando nel tritacarne . Dopo la triturazione risulta molto oleoso ma solo parzialmente appiccicoso. Sottoposto a ventilazione emana un odore pungente e indefinibile. Sulla base delle nozioni apprese, a fine ossidazione la sostanza risultera' farinosa e priva di qualsiasi odore.
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    ''Parlandone successivamente con il Maestro Gabrielli......'' e' quanto scrivi in un messaggio di qualche giorno fa e da cui ho dedotto che hai frequentato la sua scuola e sei un liutaio fatto e finito, considerato anche il tuo abile destreggiarti tra argomenti filologici riguardanti gli antichi strumenti e le tecniche di verniciatura. Insomma risolviamo questa cosa! Puoi indossare gli abiti del maestro liutaio, pero' , come puoi notare la ''m'' e' piccola. Mi sembra un giusto compromesso.



    Ti e' saltato il messaggio riguardante la linossina? Quando ho inviato quel messaggio, si e' creato una sorta di conflitto tra l'invio del mio e quello contemporaneo del tuo e di conseguenza ho notato come un inceppamento rapidissimo del sistema operativo . Comunque il messaggio c'e' ....
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    Questo il violino prima della verniciatura.

    non
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    Grazie per il tuo giudizio, incoraggiante per me . Sono due i maestri che fino ad oggi non hanno dato pareri negativi sul mio lavoro di sperimentazione. E questo e' lusinghiero per me.
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    Il processo di trasformazione dell'olio di lino procede in modo molto veloce . Ho ottenuto fino ad oggi una sostanza gommosa ridotta in piccoli pallini tagliando con le forbici e sbriciolando con le mani . E' simile alla mollica del pane , che non attacca alle dita e non lascia residui oleosi. Fra qualche giorno iniziero' a lavorare il tutto col tritacarne e a breve sara' pronta la linossina primaria. La quantita' ottenuta da un litro di olio e' veramente eccessiva, e a tal proposito ti chiedo se ne vuoi 200-300 grammi . Te la spedisco in modo assolutamente gratuito . L'altra possibilita' e' quella di riceverla gia' pronta, cioe' quella derivata , sperando di riuscire in tutti i passaggi!
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    Vorrei aggiungere che parrebbe logico sostenere che durante la stesura della vernice trasparente si sia verificato lo stesso fenomneno di sovrapposizione , non visibile a causa della trasparenza del veicolo ,se non fosse che ho sempre traguardato lo strumento a luce radente, in balcone durante la giornata e alla luce della lampada da tavolo in casa. Avrei notato chiazze di maggiore emissione di luce sulla superficie .

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    Dopo il dilavamento e dispersione del colore, questo e' il risultato che nella mia imperizia, ritengo soddisfacente. Pero' sono bloccato perche' non ho capito l'origine del fenomeno e sono restio a prendere iniziative che possano aggravare il problema.
    Ho pensato di rendere piu' resistente la vernice aggiungendo resine dure ma ho molti dubbi sul risultato.

    Ho riletto tutto lo scambio di messaggi iniziali intercorso fra noi e soprattutto quello in cui mi mettevi in guardia dal rischio di trascinamento del colorante alle aniline aggiunto alla vernice. Io ho risposto con un messaggio velato di arroganza perche' fino ad allora mi era sconosciuto un simile fenomeno . Leggendo bene, tu chiarisci che il problema si presenta con l'aggiunta di aniline ed e' esattamente cio' che e' successo, percio' ti chiedo scusa per la mia disattenzione e superficialita'.

    Alla fine di un capoverso tu dici che il problema si presenta solo quando si devono applicare 1 o 2 mani, invece con parecchie mani lo spessore dovrebbe essere sufficiente a far scomparire il rischio. Questo passaggio non mi e' chiaro e solo un ulteriore spiegazione di questo punto mi darebbe un aiuto prezioso Grazie
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    Vero anche questo ulteriore elemento!!
    Alberto, al violino sto dando la vernice colorata, dopo 22 mani di trasparente. Dopo aver dato 5 mani di composto colorato, qualche giorno fa ho notato delle zone di sovrapposizione del colore che si potevano individuare facilmente perche' a luce radente si distinguevano dal resto della superficie per emissione di lucentezza maggiore. Incuriosito e preoccupato , ho studiato con attenzione quelle chiazze ed erano sovrapposizioni di colore . Ho deciso di disperdere quelle zone dilavandole col pennello e la stessa vernice colorata. Insistendo col pennello nei punti incriminati sono riuscito a sciogliere e poi distribuire le sovrapposizioni e a rendere uniforme la distribuzione del colore. Da giorni sto riflettendo sul perche' sia capitato questo . Il composto e' troppo morbido? Non sto facendo il lavoro con la giusta tecnica? E tanto altro. Ho pensato di aggiungere altra resina dura tipo copale o gommalacca , ma sono disorientato. Con la trasparente non ho notato nessun tipo di anomalia e tutto e' andato bene. Che cosa e' successo? Nella colorata ci sono pigmenti alle aniline che ho sciolto in alcool in modo separato . In un contenitore vuoto ho messo 150 ml di vernice trasparente a cui ho aggiunto con una siringa ipodermica delle gocce di colorante fino ad ottenere la tonalita' cercata.La combinazione di resine sono le stesse delle trasparenti, che non mi hanno dato problemi. Mi puoi aiutare? Grazie
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    Ho sempre giudicato dei sognatori quanti pretendono di avvicinarsi se non eguagliare i risultati ottenuti dagli antichi maestri liutai nella composizione di ricette vernicianti , semplicemente perche' quel periodo della storia e' trascorso e non e' piu' possibile riprodurre alcunche' ed e' come resuscitare un morto. Le leggi della natura non consentono una tale operazione.

    Vi sono aspetti riconoscibili razionalmente che inducono a pensare che verosimilmente, anche supportati dalle analisi scientifiche che oggi la tecnologia mette a disposizione dei filologi e dei ricercatori, un dato fattore potesse determinare un certo risultato e di seguito avanzare in un susseguirsi logico di causa-effetto, ma il contesto generale e' intriso di un numero incalcolabile di variabili e variabili al contorno, che la nostra mente non riesce neanche a sospettare, variabili mutevoli che spingono il nostro cervello ad un processo esemplificativo che non rende merito ai fatti reali, che in ogni caso appartengono a una realta' trascorsa e non piu' replicabile.

    In riferimento ancora una volta alle vernici , le analisi e gli studi dell'eminente Sacconi , figura di spicco nello studio e l'analisi di strumenti antichi e soprattutto stradivariani, hanno dimostrato la presenza, nella vernice che Stradivari stendeva sui suoi violini, di particolari pigmenti di una straordinaria resa dicroica la cui origine e' fatta risalire alla presenza di ossidi ferrosi e che rende unici gli strumenti del grande liutaio. Analisi ulteriori hanno confermato che probabilmente si tratta di ossidi ferrosi Tutti i tentativi di replicare quei risultati con pigmenti in sospensione nelle vernici odierne, non hanno dato risultati. Ricerche recenti del 2023, da parte di un team di studiosi francesi e tedeschi, hanno concluso che sono stati utilizzati due diversi tipi di pigmenti nelle vernici di Stradivari: il primo ''probabimente'' derivato dalla tintura della cocciniglia del carminio e l'altrro a partire dall'ossido di ferro. Si nota molto bene che i dati conclusivi della ricerca sono molto lacunosi e non restituiscono dati certi.
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    Guarda un po' il potere esplicativo e chiarificatore che si nasconde in una comunita' di affiliati che lavorano per una stessa causa . La gommalacca e' insolubile in acqua ma igroscopica!
    Mi sono messo subito alla ricerca del motivo di tale bizzarro comportamento della gommalacca e ho letto che questa, se lasciata in acqua , non si scioglie, ma si gonfia, inglobando molecole di acqua che ne alterano la consistenza e la qualita'. A questo punto e' evidente pensare a una sua alterazione a contatto con l'umudita. D'altra parte il tuo esperimento col microonde dimostra che il processo e' reversibile ed e' possibile, in caso di dubbi, riscaldare a 140 gradi (ho letto poco fa)per un po' la gommalacca prima del suo utilizzo.
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    La tecnica di verniciatura con ''linossina derivata'' da aggiungere ad altre resine naturali secondo la ricetta preferita, possiamo definirla tecnica mista olio/alcool. E' come aggiungere olio di lino cotto alla nostra vernice ad alcool, con tutti i problemi di essiccamento di un singolo strato che ognuno di noi puo' immaginare.

    Tuttavia, quella stessa derivata, e' descritta dallo stesso Lapo Casini, una resina friabile, che si dissolve rapidamente in alcool e percio' tenera, inconsistente, tanto che da sola non trova un utilizzo nella stesura di vernici, ma abbinata a resine dure come copale di Manila o gommalacca, sprigiona tutta la sua luminosita' e il suo fascino.

    Come per tutte le altre ricette di vernici, si tratta di provare e riprovare fino ad ottenere quel giusto equilibrio fra i componenti giocando fra la brillantezza del risultato e la tendenza della derivata ad essere morbida e per questo motivo a creare un effetto trascinamento (termine che ho imparato da Alberto) piu' o meno accentuato, circostanza che ci spingera' ad aumentare gradatamente le resine dure, fino ad ottenere un risultato soddisfacente.
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    Infatti sembra una storia a lieto fine di altri tempi oppure una favola moderna in cui si vestono i panni di un paleoantropologo che va alla ricerca di un reperto archeologico e che durante le sue minuziose indagini si imbatte in una traccia che lo portano a scoprire un resto fossile di inestimabile valore scientifico che aiuta a ricostruire meglio l'evoluzione umana.

    Sono d'accordo con te che in tutte le fasi di trasformazione dell'olio, bisogna adottare ogni precauzione con presidi di protezione di occhi e mani , anche se Lapo Casini rassicura il lettore che tutti i procedimenti che riferisce non costituiscono pericolo di sorta per le persone.
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    Vorrei chiarire alcuni punti, dopo l'intervento di Buba, che possono aver introdotto altri elementi nella discussione e che nel contesto generale possono ingenerare dubbi e perplessita' in chi non ha mai sentito parlare di linossina.

    1)Il processo che ho descritto sopra e' un metodo di trasformazione dell'olio di lino particolarmente veloce per ottenere ''linossina derivata'' in una resina immediatamente solubile in alcool.
    2)Il processo naturale fa la stessa cosa innescando una lenta reazione, prima di ossidazione per esposizione all'aria e poi di degradazione chimica della glicerina e richiede uno svariato numero di anni dipendenti dalle condizioni piu' o meno favorevoli di esposizione all'aria e fino a dieci anni o piu'. Alla fine, cio' che si ottiene, e' quello che mostra Davide Sora nel suo video.
    3)Un altro metodo e' quello di consentire all'alcool di degradare la glicerina mettendo la quantita' desiderata di granelli farinosi che hanno inglobato la massima quantita' di ossigeno (ricordate?) in un contenitore di vetro riempito di alcool e che nel giro di un anno riuscira' a sciogliere la glicerina. . lo scopo e' sempre quello di isolare gli acidi grassi separandoli dal resto.
    4)Ci sono altri metodi, ma non possono entrare in questo contesto.
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    Quando si parla di linossina, e' fondamentale distinguere i due stati della materia: la prima ottenuta nel processo di ossidazione dell'olio e la seconda ricavata dopo il trattamento di un composto ossidato con agenti chimici basici e poi acidi. Se un liutaio mostra un filmato in cui scioglie'' linossina '' in alcool , o non ha capito di cosa parla o non e' intenzionato a far capire . Sciogliere linossina in alcool non ha nessun significato logico.
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    Conosco tutti video di davide sora e delle tante discussioni fatte sul portale del violino. Tuttavia nessuno ha mai trattato l'argomento in maniera sistematica e facile per una veloce comprensione. Davide non ha mai spiegato come ottenere linossina derivata . Ha parlato di una linossina che a suo dire ha tenuto per 10 e piu' anni da qualche parte e che dopo tanto tempo scioglieva in alcool per preparare vernici con linossina per clienti che facevano quella richiesta specifica .
33 replies since 9/7/2023
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