2) Potenziometri

Funzionamento e principi base

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  1. LiuterEgo Emanuele
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    I potenziometri o "POT" in inglese, servono per regolare il volume o i toni di uno strumento. È una resistenza variabile che raccoglie il segnale elettrico proveniente dal o più pickup, correttamente "Fonorivelatori" e lo invia parte alla terra del sistema e parte all’amplificatore.
    La proporzione tra queste due parti è regolata da una sorta di braccetto mobile ("sweeper") collegato all’alberino e quindi alla manopola. Posizionando questa sullo "0" tutto il segnale va a terra, mentre sul "10" va tutto all’ampli.Il loro funzionamento è basato sul principio del reostato, in pratica sono delle resistenze variabili. Per capirci, ruotando la manopola si cambia il valore della resistenza all'interno del Pot. Al'interno, come si nota nel disegno, è formato da 2 terminali o capocorda, uno per ogni estremità, ed uno centrale connesso con il cursore (sempre per essere chiaro, il cursore è quella parte dove inseriamo la manopola che usiamo per regolare il volume). Ruotando l'asse centrale del cursore si allunga o si accorcia la resistenza. In pratica, non facciamo altro che aprire o chiudere il volume.

    L'immagine che vedete a seguire, illustra un tipico esempio di come collegare il potenziometro del volume.
    Come dicevamo l'entrata del segnale andrà su un piedino laterale e l'uscita che può essere collegata direttamente alla presa jack sarà il polo centrale, mentre per chiudere la circuitazione l'altro capocorda sarà a massa generalmente saldato sulla carcassa stessa del potenziometro. Da non dimenticare che aprendo il potenziometro parte del segnale ovviamente andrà a terra o massa e una parte delle frequenze più alte andranno perse anche con il potenziometro tutto aperto.Vedremo avanti come recuperarle.
    Molto importante è capire che le foto di esempio sono viste come se il potenziometro fosse rovesciato, perciò se a SX abbimo l'entrata girando il perno del volume in senso orario si andrà ad aumentare il volume, facendo ipoteticamente l'opposto il potenziometro funzionerà in maniera inversa. I potenziometri più comunemente usati per il volume avranno dei valori e tali saranno espressi in Khoms: 250 Kohm per i single coil e 500 Kohm per gli humbucker.

    Come tutto quello che rigurada la musica e il suono, il gusto è personale, Per questo c’è chi fa scelte diverse e non per questo meno valide; ad esempio Steve Vai preferisce montare pot da 250 Kohm pur avendo humbucker, altri montano pot da 1Mohm per avere suoni molto squillanti.

    Questi valori sono determinati per avere il migliore rapporto tra la linearità di regolazione e il taglio di frequenze sugli acuti, introdotto - seppure in misura modesta - dal potenziometro. Più è alto il suo valore meno incidenza avrà sul suono generale ma per contro non si riuscirà ad avere un controllo lineare del volume. In pratica il potenziometro avrà una corsa di regolazione molto ristretta: da zero a 7 non succederà nulla, da 7 a 10 c’è tutto il campo di regolazione.

    C’è chi sostiene che aumentando il valore del potenziometro si dia maggiore attacco e presenza al suono della chitarra. Questo in parte è vero ma non è da considerare una miglioria “tecnica” ma solo una questione di gusto personale.
    Perché non usare un potenziometro da 500 k per i single coil invece del 250?
    I pickup passivi producono un segnale (una corrente elettrica alternata in uscita dal jack) assai debole, facile preda di qualunque cosa si imponga elettricamente al suo passaggio. Il circuito della chitarra elettrica è costituito da due vie, una segnale e l'altra che va a terra e funge da " schermatura ".
    L'ho messo tra virgolette in quanto rumori ce ne sono spesso e volentieri.
    Vedremo in seguito come alcune ditte hanno in parte ovviato a questo problema con soluzioni diverse.
    La debolezza del segnale fa sì che si cerchi di fare quanto possibile per portarne maggiormente integro il segnale verso l'uscita, anche perché la presenza e la natura stessa del circuito e dei suoi componenti causano un certo grado di deterioramento inevitabile.
    La barriera principale che impedisce la dispersione verso terra del segnale è il valore di resistenza dei potenziometri, che altro non sono che dei punti di ripartizione percentuale tra uscita e terra. Maggiore è tale valore resistivo e più efficace è la protezione garantita dalla barriera, che evita prima di tutto la perdita delle frequenze più deboli, che sono quelle di lunghezza d'onda minore (gli acuti).
    Dunque un potenziometro di valore molto alto tende a lasciare presente nel segnale che lo attraversa una maggiore quantità di acuti.
    Ecco perché nel caso dei pickup single coil, che generano segnali decisamente brillanti, si tende di norma a controbilanciare impiegando potenziometri con valori di resistenza più bassi (250K),
    Mentre valori di 500Kohm o di 1 Mohm vengono preferiti nel caso degli humbucker meno ricco di alte frequenze ma con accorgimenti "come l'aggiunta di una resistenza che porta a massa si può portarlo a sciarire.
    La resistenza varia in base al valore del l'humbucker generalmente da 330 K a 480 K
    Nulla vieta di utilizzare valori diversi nell'uno o nell'altro caso
    basta essere coscienti dell'effetto che si va ad ottenere che comunque sia non è marcatissimo, se pur percettbilecome descritto nella formula.
    Se un pickup è tendenzialmente scuro o comunque si preferisce un suono più ricco di armoniche alte, si può optare per potenziometri di valore maggiore (500K, 1M). Viceversa, si può scendere a 250K, così come a 180K o perfino 100K, in qualche caso particolare.

    Vediamo come il valore del potenziometro influisce su quello che è il circuito equivalente visto dall’ampli o dai pedali a cui colleghiamo la chitarra:
    la resistenza in DC di un humbucker è tipicamente 15 Kohm. Montando un potenziometro volume da 500 Kohm, quando è tutto aperto, questo risulta in parallelo al nostro PU ed il suo valore è praticamente trascurabile.

    L’impedenza che vede l’amplificatore si calcola, grosso modo, cosi:
    Z=(Zpu*Zpot)/(Zpu+Zpot) = (15.000*500.000)/(15.000+500.000)= 14.563 ohm
    Se utilizzassi un potenziometro da 250 Kohm il risultato sarebbe:
    R=(15.000*500.000)/(15.000+250.000)= 14.150 ohm
    La variazione è di circa 400 ohm, in percentuale circa il 3%.

    Ciò si traduce in un leggero taglio di frequenze acute che un orecchio molto esperto potrebbe avvertire. Quindi? Cambiare il pot per avere maggiore attacco e più brillantezza serve ma l’effetto è minimo e sopratutto si perde parte del “range” di azione del volume. Meglio fare un piccolo bypass sul pot con un condensatore e/o una resistenza di opportuno valore e recuperare quel 3% di alti. Di questo ne parleremo più avanti, in una sezione apposita

    Il calcolo è preso da internet ma in ogni caso esaustivo per capire di cosa stiamo parlando.

    ("Gli humbucker forse più famosi sono i P.A.F." più avanti vedremo come erano concepiti.
    Questi hanno sui 8 Kohms e spiega perché troviamo nelle vecchie Gibson potenziometri da 250 K e a volte da 300 K PS. Ne ho trovate anche con dei 250K "C" antilogaritmici, più avanti troverete un grafico esaustivo sulle curve di incremento).

    I potenziometri che possiamo trovare in commercio e più comunemente usati sono: di tipo lineare "generalmente indicati con una "B" dopo il valore es. 250 B, logarittici o audio 250 "A" e antilogaritmici 250 C."quest'ultimi li troviamo soprattutto nei pedali. I lineari solitamente vengono usati per il volume mentre gli audio per i toni. Oggi si preferisce montare potenziometri audio "A" in entrambe le posizioni perché si adattano meglio alla nostra percezione uditiva. In pratica con un potenziometro lineare avremo già la sensazione di un volume altissimo a "2" o "3", mentre con uno logaritmico percepiremo un aumento graduale del volume, con la sensazione tra l’altro di una maggiore variazione tra "7" e "10" che non tra "1" e "4". I "C" li troviamo invece negli effetti come il Wawa o dove abbiamo un pedale di incremento.

    Per concludere la spiegazione dei potenziometri, a sinistra una foto esplosa di come sono costruiti.




    PS: ricordiamoci sempre che stiamo parlando di esempi base -spero per tutti- di facile comprensione ".
    Foto prese da internet.






    Nota dello staff: Sostituito il vecchio avviso al termine dell'articolo con quello relativo al blog Diari Acustici - 23.01.2020





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    Edited by Diari Acustici - 23/1/2020, 18:53
     
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