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Ciao a tutti. Non è una chitarra, ma folk è folk (almeno fino ad un certo punto).
Mio nipote Lele, valente pianista, mi ha chiesto come regalo di compleanno un ukulele. Ok, ho detto io. Si, ha detto lui, ma lo vorrei amplificabile. Ok ho detto io. Si, però lo vorrei entro l'estate. ..... Vabbè, ho sospirato io, ci provo. Così ho messo da parte il progetto di chitarra crossover a cui lavoravo e mi sono dedicato a questo.
Tutti i miei strumenti hanno un nome proprio, perchè ognuno ha una propria personalità ed è unico (si legga questa frase come: non sarei proprio capace di farne due di uguali, quindi faccio finta di niente e me la tiro un po' con il nome, come i climber che danno i nomi più fantasiosi alle linee di arrampicata in falesia). Questo ukulele si chiama "La Tortuga Pequeña", il perchè lo scoprirete in seguito.
Ho quindi ordinato il legno, per due strumenti già che c'ero, uno per lui ed uno per me (in realtà per avere del legno di scorta nel caso in cui qualcosa fosse andato storto
). Due set uno con fasce e fondo in pioppo quilted e manico in cedrella, l'altro con fasce e fondo in black limba e manico in acero, entrambi con tavola in abete Fiemme. Il progetto segue, con qualche variante, quello messo a disposizione gratuitamente da Grellier (chi fosse interessato lo può trovare qui insieme ad altri utili progetti). Ovviamente ho chiesto al nipote quale set preferisse, ed altrettanto ovviamente lui ha scelto quello in pioppo quilted che piaceva tanto anche a me... pazienza, il regalo era per lui, no?
Dopo le operazioni preliminari di giunta di tavola e fondo, mi sono dedicato alla rosetta. Il primo tentativo è andato malissimo: ho tentato di fare un motivo a scacchi chiari e scuri usando del piallaccio, ma decisamente il piallaccio, con la sua venatura irregolare, non funziona per queste cose, una volta incollata la rosetta il legno si sfaldava e le tessere si staccavano.
Per fortuna la tavola era sufficientemente ampia, ed io mi ero tenuto sufficientemente vicino ad uno dei bordi, da concedermi un secondo tentativo. Stavolta sono andato sul sicuro, ed ho optato per una rosetta asimmetrica di noce, ritagliata con quell'accrocchio autocostruito che vedete in foto, da uno sfrido delle fasce della chitarra che stavo costruendo
qui la fase di incollaggio (ho usato la pressa a stecche) in cui si vedono entrambe le rosette in posizione
ed il risultato finale
Incollaggio della paletta, con il solito sistema "a fetta di salame"
e del tacco. Qui il primo scostamento dal progetto di Grellier: anzichè fare l'incastro a coda di rondine, ho optato per un tacco alla spagnola. Mi sembrava più semplice da realizzare, in realtà lavorando su quelle dimensioni ridotte la cosa si è rivelata un po' macchinosa
Incollaggio delle catene e del rinforzo sottoponte.
Fasce e controfasce incollate. Qui si vede bene l'incastro alla spagnola. Si vedono bene anche le "biscottature" che ho fatto sulle fasce con il piegafasce. Devo dire che ho tenuto degli spessori importanti (2,8 mm circa) per rendere più rigido e meno risonante lo strumento, dato che è destinato ad essere amplificato, ma piegare quel pioppo quilted è stato moooolto complicato. Le marezzature sono conseguenza di cambi di direzione dei raggi midollari, e quindi il legno alterna zone di diversa densità, nello stesso punto ci sono parti della fascia quasi spugnose che crepano appena le pieghi e altre rigidissime, per cui è necessario scaldare a lungo. Sono scottature superficiali, ma è stato veramente complicato.
Incollaggio dello zocchetto sulla tavola e assemblaggio di tavola e fasce, qui niente di particolare... a parte gli spool clamps autocostruiti, e la temerarietà di lavorare senza forma e senza nessun tipo di supporto per le fasce, fidandomi solo del fatto di averle piegate correttamente. Questo è il metodo suggerito da Cumpiano nel suo libro "Guitarmaking: tradition and technology". Devo dire che è andata abbastanza bene, ma un minimo di errore nella perpendicolarità delle fasce c'è. A me piace poco l'idea di lavorare con la forma: facendo strumenti sempre diversi e non avendo molto spazio, mi riempirei di forme. Perciò per la chitarra mi sono costruito la solera con supporti mobili, in maniera da poterla utilizzare con ogni forma di chitarra. Dopo questa esperienza con il metodo Cumpiano mi sa che mi costruirò una mini-solera anche per l'ukulele, decisamente lavorare completamente senza supporto richiede un' esperienza che non ho.
Ho praticato i fori nelle fasce e nello zocchetto per alloggiare l'elettronica e il jack, applicando dei rinforzi internamente alle fasce dove dovranno essere avvitate le viti di fissaggio, ecco come si presenta:
Incollaggio del fondo (qui forse si capisce perchè il nipote ha scelto il pioppo quilted...)
Canale del binding fatto a fresa
Anche i binding sono stati ricavati dai ritagli delle fasce in noce della chitarra, e portati a spessore con questo ritrovato della tecnica moderna
e incollati al loro posto
Ora veniamo al triste caso della tastiera: come dicevo a Riccardo de Angelis1, la fretta è la madre dei danni, e dopo aver spessorato e slottato la tastiera, l'ho tagliata sbagliando le misure e tenendola più stretta dalla parte del ponte, e quindi mi sono ritrovato che mi mancavano un paio di mm ai lati a fine tastiera(mentre al nut era corretta). Ma visto che gli errori aguzzano l'ingegno, ho risolto in questo modo: ho piallato in modo da rendere "sbagliata" la tastiera lungo tutta la sua lughezza, e poi ho incollato due filetti chiari (due strisce di piallaccio) e, riutilizzando i ritagli della tastiera stessa, ho completato la filettatura. In questo modo ho anche aggiunto il tocco di eleganza di rendere invisibile a lato della tastiera il gambo del tasto (mi farò due scatole infinite a tagliare i gambi di tutti i tasti, ma così la prossima volta mi ricorderò di stare più attento
).
Come se non bastasse ho anche sbagliato la posizione del tredicesimo tasto (a conferma che il 13 porta sfortuna), quindi ho ritagliato una strisciolina di palissandro, l'ho incollata con epossidica nello slot sbagliato.
Ho rifatto lo slot, ed ecco il tasto riposizionato correttamente (l'ho buttato dentro per prova perchè mi pareva di avere tenuto lo slot troppo largo, dovendolo lavorare in maniera poco ortodossa a causa del filetto, ma, visto che andava bene, a quel punto l'ho cacciato dentro del tutto e l'ho lasciato lì).
E adesso capirete anche il motivo del nome dell'ukulele: avevo pensato di metterci un ananas, poi la forma era simile a quella di una tartaruga...
Per settembre spero di farvelo vedere finito.
Buone vacanze!!!
Nota dello staff: inserita miniatura nel campo descrizione del topic e taglio (CUT) del testo nella homepage del blog - 06.10.2019
Edited by Alberto Capuzzo - 12/11/2020, 19:23. -
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Bellissimo diario e bellissimo lavoro! L' incastro alla spagnola, che tu dici essere più semplice del dove tail, mi fa un po' paura perché credo sia più difficile gestire la angolo di inclinazione e quindi l'action. Non avendolo mai usato magari mi sbaglio e mi piacerebbe avere un tuo parere in base alle tue esperienze. Noto poi che hai la mia stessa block Plane rossa super economica, sto provando ora a rettificarla per renderla vagamente usabile!
Credo che,per noi hobbisti ma probabilmente anche per gli artigiani professionisti, l' errore sia inevitabile durante un lavoro completo ed ho quindi cominciato ad apprezzare il momento in cui si aguzzano l' ingegno e le doti di improvvisazione per fare di necessità virtù.Sono convinto che la tua tastiera sará a lavoro finito molto più raffinata di come doveva essere da progetto!. -
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Bellissimo lavoro, complimenti, il pioppo è fantastico. . -
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Grazie ragazzi.
Gianmaria Gengive-sanguinanti Gr il tacco alla spagnola secondo me è più semplice perchè non richiede dime nè frese a coda di rondine. Ho provato una volta a fare una coda di rondine a mano, ed ho ancora gli incubi. Certo, come dice il grande Marchesini, il tacco alla spagnola è un po' un "buona la prima", ma con un po' di attenzione si fa, per l'angolo di inclinazione si usa una falsa squadra o ci si fa una dima. Ovviamente parlo del tacco alla spagnola con i cunei. Il solito Cumpiano descrive il tacco alla spagnola senza cunei, con l'incastro fatto su misura sullo spessore delle fasce, ma, parere del tutto personale, è un'inutile complicazione masochista.
Però mi incuriosisce il tuo accenno alla gestione dell'angolo di incidenza: ad occhio mi sembra che con la coda di rondine sia la stessa cosa, una volta fatti tenone e mortasa non hai margine di regolazione. Ma forse mi sbaglio (e se mi sbaglio forse riesco a rimettere a posto la mia replica L-00 con problemi di action...).
La block plane rossa da 4 euro circa è stata la mia prima pialla, e ancora oggi per certi lavori, tipo questo, la uso volentieri, il vero problema, oltre alla rettifica, è l'affilatura, con lame di quella qualità affili un giorno si e un giorno anche
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Erik Forken Si, il pioppo è davvero fantastico, è stato complicato ma ne è valsa la pena. E non costa neanche una follia (circa un terzo dell'acero marezzato, dal consueto fornitore di Desio).
Edited by Alberto Capuzzo - 17/8/2019, 00:18. -
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Aggiornamento: oggi ho fatto a tempo a fare un po' di cose:
tartarughina intarsiata e tastiera incollata
manico stondato (praticamente definitivo)
Lunedì parto per la montagna, l'obiettivo sarebbe di portarmi via il giocattolo, finito e pomiciato, e la gommalacca, così tra una camminata, una sauna e qualche fungo, faccio girare un po' il tampone e al ritorno dalle ferie dovrebbe essere verniciato e pronto per incollare il ponte e il nut, strumento finito.
Edited by Alberto Capuzzo - 12/11/2020, 19:23. -
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Come ti dicevo non sono ferrato su quel tipo di costruzione ( userò i nomi che hai citato per fare un po' di ricerca) ma, immaginando il lavoro, è proprio quel buona la prima a spaventarmi! Per la pialla non ho grandi aspettative, l ho presa per fare un po' di pratica e poi passerò a qualcosa di più serio. Ha la suola così storta che la consumerò prima che sia piana ahahah! Tuo nipote è fortunato! . -
.... userò i nomi che hai citato per fare un po' di ricerca...
Ti consiglierei questo video del liutaio Pablo Requena:
(non ho ancora capito come si faccia a inserirli direttamente nel messaggio).
Lui è molto bravo, e spiega in maniera molto chiara, ha fatto parecchi tutorial, tutti molto interessanti.. -
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Alberto Capuzzo stai avanti ! veramente complimenti !! . -
.Alberto Capuzzo stai avanti ! veramente complimenti !!
Grazie Riccardo (adesso aspettiamo di vedere se suona):
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I miei più sentiti complimenti ad Alberto sia per lo splendido strumento che per l'eccellente diario realizzato che siamo onorati di ospitare nel nostro blog. 
SPOILER (clicca per visualizzare)Tranquilo Alberto, appena trovo un po' di tempo provo a dare una sistemata alle immagini, per renderle ingrandibili.
Per quanto riguarda il video YouTube, basta postarne l'indirizzo nel modulo di invio discussione affinché la piattaforma possa interpretarlo correttamente.
In realtà il modo migliore per inserirlo in un post è quello di copiarne il codice per l'incorporamento ed incollarlo nel post: tasto destro del mouse sul video -> clic su "Copia codice per l'incorporamento" - > incolla nel post.
Nel caso specifico, il codice è il seguente:CODICE<iframe width="825" height="464" src="https://www.youtube.com/embed/g_hv8yoPWW0" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>
Agendo sul valori numerici dopo width ed height, volendo puoi modificare larghezza ed altezza dell'iframe.
Tutto ciò naturalmente è facoltativo, ne parlo solo perché solo perché siamo in argomento. Prima o poi dovrò decidermi a realizzare una guida decente su immagini e video.
Nel frattempo, postate pure quel che volete, come volete, come riuscite...
Ci sarebbero veramente tante cose da dire e da chiederti. Una su tutte suscita il mio interesse: tenone e mortasa dritti anziché a coda di rondine.
Da quanto ho avuto modo di vedere, esistono diverse scuole di pensiero sull'argomento. L'opinione prevalente è che la prima soluzione sia più facile da realizzare mentre la seconda, più robusta e versatile. In realtà leggendo in giro ci accorge che il ventaglio d'opinioni e ben più sfaccettato.... -
.Una su tutte suscita il mio interesse: tenone e mortasa dritti anziché a coda di rondine.
Grazie Diari Acustici per i complimenti
e per le dritte su come inserire i video ad una dimensione decente.
Per quanto riguarda il tacco alla spagnola non è esattamente un tenone e mortasa dritta, ma tacco e zocchetto sono un pezzo unico sui fianchi del quale vengono scavati gli slot per l'inserimento della parte terminale delle fasce e di due cunei che hanno la funzione di bloccare le fasce. Lo preciso perchè da come lo hai descritto sembra che tu ti riferisca l'incastro a tenone e mortasa dritto stile Taylor, il tacco alla spagnola è completamente differente.. -
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cmq adesso mi vergogno un pò a postare le mie vicende infinite con la mia prima esperienza di liuteria ! 
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.cmq adesso mi vergogno un pò a postare le mie vicende infinite con la mia prima esperienza di liuteria !
Figurati, è solo che non hai partecipato a Guitarbuilding e ti sei perso i disastri che ho fatto in passato. E poi, ti confesserò un segreto: ho cominciato a fare gli intarsi da quando mi sono accorto che attirano talmente tanto l'attenzione da distrarre dai difetti dello strumento. Vai tranquillo!
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Veloce aggiornamento: alla fine non mi sono portato in ferie nè lo strumento nè il necessario per verniciarlo, prima di partire l'ho turaporato (ma si dice???) con la pomice, gli ho dato una prima applicazione di gommalacca, e l'ho lasciato a casa a pensarci su.
Al ritorno ho preso atto che la cedrella richiede molto più turapori di quanto immaginassi, quindi ho carteggiato il manico e giù di pomice, fino a quando non sono stato soddisfatto del lavoro (o stanco di tirare pomice a tampone, non ho capito bene neanche io quale delle due...). Venerdì pomeriggio ho dato ancora un'applicazione di gommalacca, e stasera un'altra, e la beltà del quilted inizia ad uscire.
Forse avrei potuto "barare" un po' e dare una mano di anilina scura prima di carteggiare, per "tirare su" ancora di più la figurazione, sicuramente sarebbe stato un effetto spettacolare, ma non me la sono sentita (non ditelo a mio nipote...), la marezzatura è così bella che va bene così.
Ora si tratta solo di non farsi prendere dalla fretta e lasciare alla gommalacca tutto il tempo di cui ha bisogno.
Alla prossima!. -
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Il fondo in effetti è bellissimo! .
Ukulele soprano - La Tortuga Pequeña
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